dal Quotidiano di domenica 23 Dicembre 2012 a firma di Maria Claudia Minerva
L’arcivescovo D’Ambrosio ha fatto predisporre un piano straordinario di accoglienza per i tanti pellegrini che arriveranno da tutte le parti d’Italia
«È la seconda volta che la Marcia si tiene qui a Lecce, segno che a noi viene chiesto un impegno maggiore per la pace perché siamo l’avamposto verso l’Oriente, dove invece la pace fa molta fatica a radicarsi. La pace non Western union locations è la semplice as- senza di guerra, ma è il benessere, il vivere serenamente; la pace è la settima beatitudine che si incontra con la disponibilità degli altri».
Parole di soddisfazione e di contentezza quelle espresse dall’ arcivescovo metropolita, monsignor Domenico D’ Ambrosio, che ieri ha presentato l’evento insieme al sindaco Paolo Perrone e al presidente diocesano di Azione cattolica, Massimo Vergari.
«Siamo particolarmente felici che sia stata scelta Lecce, un po’ anche per cola mia – ha detto con tono scherzoso l’arcivescovo – perché faccio parte della Cei. Sicuramente verranno tanti fedeli, ci sono già pre- notazioni dal Piemonte, dalla Sicilia e, poi, ci sarà anche la testimonianza su don Tonino Bello del vescovo emerito di Ivrea, Luigi Bettazzi, già presidente di Pax Christi. La nostra diocesi ha previsto un piano di accoglienza straordinario per i tanti che giungeranno nel Salento da tutta l’Italia, mettendo a disposizione numerosi posti letto, con il contributo di tutte le strutture ecclesiali, ma abbiamo anche chiesto aiuto alle famiglie disponibili all’ospitalità». L’arcivescovo ha sottolineato anche il contesto in cui
quest’anno si svolge la manife- stazione: l’ A nno della fede «voluto da Benedetto XVI nel cinquantennale dal Consilio Ecumenico V aticano II, e rap- presenta – ha aggiunto monsignor D’ Ambrosio – un’opportu- nità in più per condividere, co- me ha detto il Papa, le molteplici opere di pace, di cui è ric- co il mondo. web site stats
In ogni persona il desiderio di pace è aspirazione essenziale e coincide con il desiderio di una vita umana piena, felice, ben realizzata. In altri termini, il desiderio di pa- ce corrisponde ad un principio morale fondamentale, ossia al dovere-diritto di uno sviluppo integrale, sociale, comunitario, e ciò fa parte del disegno di Dio sull’uomo».