dal Quotidiano di domenica 23 Dicembre 2012 a firma di Maria Claudia Minerva
È un pensiero laico quello che ispira la Marcia Nazionale per la Pace al sindaco della città, Paolo Perrone. «Con questa manifestazione nazionale diamo una piccola, grande visibilità al nostro capoluogo. È molto importante, innanzitutto il senso, il valore simbolico di questo evento: faccio il sindaco da quasi sei anni, ma questo è il momento più difficile di tutti questi anni, perché la crisi sta colpendo tutti i settori e tante famiglie; ecco, io credo che potremo superare questa fase drammatica se posponiamo gli interessi particolari a quelli generali».
«La Marcia – ha aggiunto, infatti, Perrone – ci porta due messaggi fondamentali: uno di sobrietà, l’altro di carità; mi auguro che la mia comunità sia in grado di coglierli, perché solo se riusciremo a guardare alla fette di popolazione più debole e a farci carico di questo sapremo superare questo grave momento».
Il primo cittadino ha, poi, elogiato l’arcivescovo metropolita «perché riesce a organizzare in città eventi sempre più prestigiosi. Appena due settimane fa è riuscito a far venire qui il cardinale di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, per inaugurare la Casa della Carità, ora la Marcia Nazionale per la pace. Grazie all’arcidiocesi Lecce avrà l’occasione per farsi conoscere sempre di più. È grazie a questi eventi, infatti, che potremo pensare di costruire, anche in un futuro abbastanza prossimo, un turismo di carattere religioso; quindi, un’occasione ulteriore per far apprezzare il nostro capoluogo anche da chi viene qui solo per le bellezze naturali del territorio»