Vivere la fede nella pace
Presiede S.E. Mons. Giancarlo Bregantini
Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace
Guida
Il nostro ritrovarci qui rappresenta il nostro essere pellegrini, il nostro essere in cammino su questa terra in cerca di pace. Sappiamo che “Il nostro cuore non trova riposo se non in te, Signore”. Abitiamo questa terra spesso disorientati dalle vicissitudini del mondo e la fede in Te ci orienta, come la stella i Magi, e solo quando ti troviamo con cuore sincero nei fratelli, facciamo esperienza della tua pace.
Canto: Ubi caritas et amor… (Taizè)
Saluto del Celebrante
Il Signore sia con voi!
Tutti
E con il tuo spirito.
Guida
Rendiamo grazie al Signore che ci ha riuniti questa sera come in un solo corpo dalle nostre città in questo luogo, come popolo orante e in cammino.
Canto: Veni Sancte Spiritus (Taizè)
Letture:
Lettore 1
Se la pace è la principale tra le cose che rendono lieti, Egli volle che fosse presente in ciascuno di noi in tale misura che non solo ognuno ne avesse per sé, ma, dalla grande sovrabbondanza, ne distribuisse anche a chi ne è privo. Dice infatti il Signore: “Beati gli operatori di pace”. Operatore di pace è colui che dà pace ad un altro; nessuno potrebbe o?rire ad un altro ciò che non ha egli stesso. Egli vuole dunque che tu, prima di tutto, sia pieno di beni della pace e così, in seguito, tu possa o?rirli a coloro che sono privi di tale possesso. E non è necessario che il discorso penetri in una speculazione troppo profonda; ci è suIciente, per il possesso del bene, il pensiero a portata di mano. … L’operatore di pace è imitatore di Cristo. Colui, dunque, che rigetta dalla vita umana simile malattia e, ricongiungendo ciò che è della stessa specie, conduce gli uomini, con benevolenza e pace, ad un’amorevole concordia, non compie forse un’opera veramente degna di potenza divina, poiché bandisce i mali della natura umana e vi introduce invece la comunione dei beni? Per questo il Signore chiama l’operatore di pace “Aglio di Dio”, perché diviene imitatore del vero Dio, che dona questi beni alla vita degli uomini. “Beati – dunque – gli operatori di pace perché essi saranno chiamati Agli di Dio”. Chi sono questi? Sono gli imitatori dell’amore divino per l’uomo, sono coloro che mostrano nella propria vita ciò che è proprio dell’energia divina. Il Signore e datore di tutti i beni annienta completamente tutto quanto non ha aInità con la natura del bene ed è al bene estraneo. Il Signore decreta che anche per te questo sia il compito: rigettare l’odio, abolire la guerra, distruggere l’invidia, bandire la battaglia, eliminare l’ipocrisia, estinguere il rancore che si consuma lentamente nel profondo del cuore. Egli introduce, al posto di questi mali, quanto rimane dopo l’abolizione del contrario. Infatti come al recedere delle tenebre succede la luce, così al posto di ciascuno di questi mali, subentra il frutto dello Spirito, l’amore, la gioia, la pace, la benevolenza, e tutto ciò che è annoverato dall’Apostolo nel numero dei beni. Come potrebbe non esser ritenuto beato il dispensatore e l’imitatore dei doni di Dio, colui che conforma le sue buone azioni alla munifcenza divina? (San Gregorio di Nissa)
Breve momento di silenzio
Lettore 2
“Beati gli operatori di pace ” – dice l’evangelista – ” perché saranno chiamati Agli di Dio” (Mt 5,9). A ragione Aoriscono le virtù cristiane in colui che è concorde con gli altri nella pace cristiana, né si giunge ad essere chiamati Agli di Dio se non attraverso il nome di operatori di pace. È la pace, carissimi, che fa uscire l’uomo dalla schiavitù e gli dà un titolo nobiliare, cambia agli occhi di Dio la condizione di una persona facendo del servo un Aglio, dello schiavo un uomo libero. La pace tra i fratelli è volontà di Dio e gioia di Cristo. È perfezione della santità, regola della giustizia, maestra di dottrina, salvaguardia dei costumi, disciplina lodevole in tutte le cose. La pace è per le preghiere un’intercessione, per le suppliche una via facile ed eIcace, è l’appagamento pieno di tutti i desideri. La pace è madre dell’amore, vincolo di concordia, segno manifesto di un animo puro, che può chiedere per sé a Dio ciò che vuole. Domanda tutto ciò che vuole e ottiene tutto ciò che domanda. La pace si deve conservare per comando sovrano, perché lo stesso Cristo Signore dice: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace” (Gv 14,27), che è come dire: Vi ho lasciato nella pace, voglio trovarvi nella pace. Partendosene volle dare quello che desiderava di ritrovare in tutti al suo ritorno. (San Pietro Crisologo)
Breve momento di silenzio
Guida
Tutti coloro che si lasciano guidare dallo Spirito di Dio sono Agli di Dio (Rm 8,14): raccolti attorno all’esperienza dei Padri ci predisponiamo all’ascolto della Parola dell’apostolo Paolo.
Canto
Veni Sancte Spiritus (Taizè)
Lettore 3
(2 Cor 4,7-15 l tesoro nei vasi di terra) Noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, aInché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi; portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, aInché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. Di modo che la morte opera in noi, ma la vita in voi. Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo, sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi alla sua presenza. Tutto ciò infatti avviene per voi, aInché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio.
Parola di Dio.
Tutti
Rendiamo grazie a Dio.
Riflessione di S.E. Mons. Giancarlo Bregantini
Testimonianze di Ortodossi e Protestanti
Guida
Consapevoli nella fede che nulla può l’uomo senza il dono di Dio, ci mettiamo in piedi per pregare insieme per l’unità degli uomini e dei cristiani.
Celebrante
Signore tu sei la nostra pace e a te ci rivolgiamo perché tu possa convertire i cuori degli uomini alla tua sorgente di grazia.
Guida
Diciamo insieme: SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Tutti SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Per gli uomini della terra.
Nel mondo sembrano crescere sempre più i conflitti: popoli e nazioni si offrono strumenti di pace e appaiono come incapaci ad utilizzarli per la durezza del cuore, gli interessi dei pochi a scapito dei sempre più molti e indifesi. Guarda il cuore di noi tutti abitanti di questo pianeta e sollecita percorsi nuovi per operare la pace in tutte le frontiere dell’esistenza. Noi ti preghiamo
Tutti
SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Per quanti si affidano a Dio.
Molti uomini ti cercano e, trovandoti, ti cercano ancora perdendosi della tua infinita misericordia e desiderando per sé e per i propri fratelli dimorare nella tua casa. Perché si possa mantenere vivo il desiderio della conoscenza più profonda del mistero della fede con l’impegno nella formazione,nella preghiera e nella testimonianza. Noi ti preghiamo.
Tutti
SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Per tutti i cristiani.
Anche il tuo stesso nome o Cristo, per la condizione dei tuoi fedeli spesso attratti dalle bramosie della terra, è stato oggetto ipocrita di guerre fra le persone ingenerando ingiustizie, soprusi e vessazioni. Ascolta la richiesta vera e, anche se di pochi, premia la sincerità di chi ti ama davvero senza interesse per le cose di questa terra. Noi ti preghiamo
Tutti
SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Per ogni uomo che ti cerca con cuore sincero.
La crisi e tutte le crisi, l’inganno dei consumi all’inAnito e del progresso nella vanità delle cose a tutti i costi, pervadono le nostre giornate. Quando si fa’ sera l’uomo si sente sempre più solo e, spesso senza saperlo ti cerca. Donaci un contesto interiore ed esteriore in cui tutto ciò che dice di te, creature e creato, possa parlarci ancora ed essere ascoltato da noi come segno generoso in mezzo alle miriadi di sirene della nostra vita contemporanea. Noi ti preghiamo.
Tutti
SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Per la civiltà dell’amore.
Le guerre tra le nazioni, tra le genti nei medesimi confini, i conflitti tra le persone, tra le generazioni, tra le parti che in genere si allontanano piuttosto che avvicinarsi, invocano una nuova civiltà. Signore, dacci un’ala di riserva aInché tutti possiamo imparare ad essere portatori di un messaggio sentito e vissuto per una nuova evangelizzazione tra i popoli divenendo stimolo per uomini generosi e operatori di pace. Noi ti preghiamo.
Tutti
SIGNORE, TU SEI LA NOSTRA PACE.
Celebrante
Tu conosci il cuore degli uomini Signore, tu sai il bene che si nasconde in ognuno di noi, accogli queste preghiere e quante, sebbene non espresse, sono coltivate nell’animo di ognuno dei presenti. Rendi operose le buone intenzioni di ciascuno di noi che, scambiando questo segno di pace questa sera con chi gli è vicino, ricorderà le grazie ricevute personalmente quest’anno e si produrrà in segni efficaci per i tanti “prossimo” dell’anno che si avvicina. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti Amen.
Guida: Scambiamoci un saluto di pace!
Segno di pace
Canto Shalom (Taizè)
Celebrante
O Padre, tu sei il Dio di tutti gli uomini, insegnaci a dire con fedeltà per tutti i giorni la preghiera che il Figlio tuo ci ha insegnato:
Padre Nostro
Conclusione
Celebrante
O Dio, questo momento di preghiera apra il cuore dei presenti alla strada che porta verso te: ci rinnovi nella mente e nei pensieri che spesso ci aWiggono, ci spinga con emozioni nuove verso i fratelli che incontriamo nei nostri giorni e ci apra ad azioni di pace sempre pronte verso il mondo che geme e che invoca, di fatto, il tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Tutti Amen.
Guida
Mentre cantiamo il Magni*cat ci avviamo nella marcia e verso la prossima tappa.